sabato 13 marzo 2010

Un ponte d’amicizia tra Oriente ed Occidente





Anche quest’anno come gli scorsi, la classe III A, del  plesso di Via Vespri Siciliani, si è recata in visita alla scuola Giapponese di Milano.
Al nostro ingresso, ci hanno accolti con un applauso bambini giapponesi delle classi III e IV elementare, insieme ai loro maestri , maestre e al vicepreside della scuola.
Con cartelloni esplicativi e l’ausilio del power- point, ci hanno parlato delle loro tradizioni, in particolare della festività del Capodanno  e della tradizione dello SHUJI: un’ antica tecnica  di scrittura che prevede l’uso di un pennello intinto nell’inchiostro di china, di cui si servono per scrivere messaggi di auspicio ad inizio anno, per l’anno nuovo e che permette di realizzare splendidi ideogrammi.
Infatti la scrittura giapponese è rappresentata da ideogrammi ( ovvero dei simboli che rimandano all’idea del concetto racchiuso nella parola che si vuole indicare),ed è attraverso gli ideogrammi che i nostri amici giapponesi ci hanno presentato i giorni della settimana non solo nella loro lingua, ma anche in Italiano attraverso una canzoncina che ci hanno invitato a cantare.
Poi è stato il momento del break: ad ognuno di noi hanno offerto un sacchettino con dentro tante buone merendine e delle bibite; abbiamo fatto merenda insieme ed i nostri amici tra cui Kanon, Taketo e Taketso, ci hanno insegnato tante paroline nella loro lingua. E’stato molto divertente trascorrere l’intervallo insieme.
Terminata la merenda, ci hanno portati nelle loro classi dove ci hanno insegnato a scrivere i giorni della settimana con la tecnica dello Shuji ed anche i nostri nomi; poi abbiamo fatto un gioco di abilità in cui ad occhi bendati dovevamo ricostruire un volto con le parti mancanti che i nostri amici nipponici ci passavano: quante facce buffe abbiamo ricostruito!
Infine,  al momento dei saluti, abbiamo ricevuto in dono un cartoncino con il nostro nome in giapponese decorato con splendidi origami, ma il dono più bello che abbiamo ricevuto è stato capire che l’amicizia abbatte ogni differenza , anche di lingua; ci permette di sentirci uniti e di cambiare ogni diversità in ricchezza.
 Ringraziamo i nostri amici d’Oriente per la loro meravigliosa accoglienza e li aspettiamo a braccia aperte.
Sara Pasquariello

Nessun commento:

Posta un commento