giovedì 25 marzo 2010

DICE IL SAGGIO.... prima puntata

Rubrica della scuola dell’infanzia di “perle di saggezza”, frasi buffe, “botta e risposta” e riflessioni profonde dei nostri piccoli alunni, registrate dalle insegnanti nel “Diario di bordo” quotidiano.

1. “Mio papà è grande come una bottiglia”




2. “Bisogna parlare con tutti, maestra e bambini!”



3. “Non si può volere tutto”



4. “Mi sto “ingozzando” le mani”



5. “La carta spagnola”



6. “E’ importante ascoltare le maestre”



7. “Bisogna ascoltare la Direttrice perché è la Comandatora di tutta la scuola”



8. “Mio papà ha insegnato a scrivere alla mamma perché è nato prima”

lunedì 22 marzo 2010

Incontro con La Scuola Giapponese




Questo mese è toccato ai bambini della classe 3A di Vespri Siciliani accogliere i bambini della scuola giapponese per proseguire l'amicizia iniziata tre anni fa; e proprio l'Amicizia è stata il tema della giornata.
I nostri alunni hanno accolto gli amici giapponesi con la canzone di Jonny Dorelli "Aggiungi un posto a tavola" invitandoli a cantare con loro; hanno poi fatto seguito dei giochi a squadra in cui non contava tanto arrivare per primi, ma arrivare al traguardo insieme; per cui sono state create coppie con un bimbo giapponese e un bimbo della nostra classe ed insieme dovevano aiutarsi per portare a termine il gioco.
C'è stato, poi, il momento della merenda condivisa in cui dinanzi ad un succo di frutta e delle merendine i bambini di entrambe le scuole hanno potuto approfondire la loro conoscenza.
Terminata la merenda  è stata svolta un'attività artistica:i bambini di entrambe le scuole hanno realizzato l'impronta delle loro mani, simbolo di amicizia, che hanno poi colorato a loro piacimento e hanno apposto su due cartelloni dal titolo "Sempre amici".
Infine li abbiamo salutati donando loro un cartellone disegnato da noi con sopra un messaggio un po’ "speciale" che vogliamo condividere con tutti voi:
L' Amicizia E'....
L' Amicizia è come un ruscello di montagna che parte da alte vette:
l'amicizia parte dalle vette del cuore, andando avanti, incontrando tanti amici,
diventa grande come un fiume, poi come un lago, poi come il mare intero...
Voi fate parte del nostro mare!

Speriamo possa piacere anche a voi cari lettori e possiate condividere i nostri sentimenti sull'amicizia oppure aggiungere un vostro pensiero per un arricchimento reciproco.

Sara Pasquariello

sabato 13 marzo 2010

Un ponte d’amicizia tra Oriente ed Occidente





Anche quest’anno come gli scorsi, la classe III A, del  plesso di Via Vespri Siciliani, si è recata in visita alla scuola Giapponese di Milano.
Al nostro ingresso, ci hanno accolti con un applauso bambini giapponesi delle classi III e IV elementare, insieme ai loro maestri , maestre e al vicepreside della scuola.
Con cartelloni esplicativi e l’ausilio del power- point, ci hanno parlato delle loro tradizioni, in particolare della festività del Capodanno  e della tradizione dello SHUJI: un’ antica tecnica  di scrittura che prevede l’uso di un pennello intinto nell’inchiostro di china, di cui si servono per scrivere messaggi di auspicio ad inizio anno, per l’anno nuovo e che permette di realizzare splendidi ideogrammi.
Infatti la scrittura giapponese è rappresentata da ideogrammi ( ovvero dei simboli che rimandano all’idea del concetto racchiuso nella parola che si vuole indicare),ed è attraverso gli ideogrammi che i nostri amici giapponesi ci hanno presentato i giorni della settimana non solo nella loro lingua, ma anche in Italiano attraverso una canzoncina che ci hanno invitato a cantare.
Poi è stato il momento del break: ad ognuno di noi hanno offerto un sacchettino con dentro tante buone merendine e delle bibite; abbiamo fatto merenda insieme ed i nostri amici tra cui Kanon, Taketo e Taketso, ci hanno insegnato tante paroline nella loro lingua. E’stato molto divertente trascorrere l’intervallo insieme.
Terminata la merenda, ci hanno portati nelle loro classi dove ci hanno insegnato a scrivere i giorni della settimana con la tecnica dello Shuji ed anche i nostri nomi; poi abbiamo fatto un gioco di abilità in cui ad occhi bendati dovevamo ricostruire un volto con le parti mancanti che i nostri amici nipponici ci passavano: quante facce buffe abbiamo ricostruito!
Infine,  al momento dei saluti, abbiamo ricevuto in dono un cartoncino con il nostro nome in giapponese decorato con splendidi origami, ma il dono più bello che abbiamo ricevuto è stato capire che l’amicizia abbatte ogni differenza , anche di lingua; ci permette di sentirci uniti e di cambiare ogni diversità in ricchezza.
 Ringraziamo i nostri amici d’Oriente per la loro meravigliosa accoglienza e li aspettiamo a braccia aperte.
Sara Pasquariello

giovedì 11 marzo 2010

QUANDO I BAMBINI REGALANO EMOZIONI....


UN'ESPERIENZA DA RACCONTARE....

Quando sono stata adottata avevo solo cinque anni. E' stata per me un'esperienza triste perchè dovevo lasciare la mia cara mamma D., una mamma speciale. Anche lei era triste, ma nello stesso tempo felice, perchè avrei avuto un futuro migliore se fossi andata con i nuovi genitori: G. e G.
Per farmi sembrare ancora più adorabile, mamma D. mi fece portare a G. un mazzo di rose e ai miei nuovi fratelli M., F. e F. una scatola di cioccolatini. Per me è stato difficile abituarmi a questa nuova famiglia ed ho impiegato tanto tempo anche ad imparare i loro nomi che spesso scambiavo.
Questa nuova famiglia capì che ero un pò confusa e mi hanno aperto tutto il loro cuore e offerto il loro amore.
Purtroppo, cambiando famiglia cambi anche cognome, il mio vero cognome era R. ma è diventato F.
Nel mio paese d'origine ho passato delle belle giornate con la mia nuova famiglia e lì mi hanno regalato: " mamma di pancia, mamma di cuore", un libro che racconta una storia come la mia.
Arrivati a Milano ho imparato velocemente l'italiano.
Pian piano che crescevo i miei genitori avevano il pensiero di come avrei considerato la mia vera storia, così per prepararmi hanno incominciato con una storia che avevano chiamato: "IL CAPPELLINO DI PAGLIA". Parlava di un uccellino appena nato, mamma uccella si era allontanata per cercare il cibo e non era più tornata, così un'altra mamma uccella l'ha adottata e portata nel suo nido.
Dopo altro tempo m'hanno detto tutto, tutta la verità.
ED ECCOMI QUA, CON LA MIA NUOVA FAMIGLIA.
HO AVUTO UNA STORIA DIVERSA DAGLI ALTRI BAMBINI E SONO CONTENTA CHE SIA STATO COSI', PERCHE' HO IMPARATO CHE OGNI GENITORE FAREBBE DI TUTTO PER AVERE UN BAMBINO DA AMARE.

"Il tuo racconto finisce così,
cara dolce bambina,
regalando la più bella emozione,
quella che va dritta al cuore.
GRAZIE.
Siamo contente di averti incontrata,
sei un'altra conferma che fa del nostro lavoro un privilegio".

LE TUE MAESTRE
LINA e BARBARA