domenica 17 maggio 2009

LA SICUREZZA OVUNQUE


La classe 3°D del plesso di via Vespri Siciliani ha svolto un lavoro che ha coinvolto i bambini su un tema di importanza rilevante: LA SICUREZZA.
La finalità era quella di far comprendere ai bambini l'importanza di alcuni semplici norme che ci consentono di evitare situazioni di pericolo a casa, a scuola e per la strada.
I bambini sono stati coinvolti partendo dall'osservazione di un cartellone di segnaletica  stradale. L'insegnante ha spiegato loro il Codice della strada e tutte le norme racchiuse in esso.
Tutti si sono mostrati molto interessati all'argomento che poi si è sviluppato anche nell'ambito  della sicurezza a casa e a scuola.
In particolare, per quanto riguarda la ricurezza a scuola, l'insegnante ha spiegato il significato e l'utilizzo dei vari elementi presenti nella scuola (scale antincendio, maniglioni antipanico...) e i comportamenti da tenere in caso di pericolo.
Gli alunni hanno rielaborato quanto appreso attraverso disegni personali, correlati da didascalie inerenti i vari aspetti delle norme di sicurezza presi in considerazione.
classe 3°D Vespri Siciliani

mercoledì 13 maggio 2009

Il Paese che vorrei…



Noi bambini delle Seconde di Via Vespri abbiamo appena terminato di  partecipare ad un progetto dal titolo “Il Paese che Vorrei”.

Seguendo le lezioni del nostro caro maestro Roberto, abbiamo capito che il mondo sarebbe più bello se non esistesse la guerra e se tutti gli uomini imparassero ad accettare gli altri, anche se sono diversi o provengono da un altro paese…

Noi abbiamo tentato di costruire un nostro paese ideale, fatto di gente sorridente e cordiale, pieno di sole e arcobaleni, rallegrato da musica e dal canto dolce degli uccelli. Sarebbe fantastico un mondo così! Che ne pensate?

Il nostro intento è quello di riuscire a creare un clima di pace almeno tra di noi, nelle nostre classi, in famiglia e in futuro, quando saremo grandi, anche nel mondo in cui vivremo…almeno ci proviamo!Provateci anche voi!

 

                        Le seconde di Via Vespri

sabato 9 maggio 2009

Il TAR del Lazio sospende la Circolare Ministeriale sull'adozione dei libri di testo!


Se occorreva la conferma a proposito del caos imperante a Viale Trastevere, giunge dal TAR del Lazio la sospensione della Circolare Ministeriale n. 16 del 10 febbraio 2009 sull'adozione dei libri di testo, in seguito ad un ricorso presentato da alcuni docenti di scuola primaria della provincia lombarda.
Vi trametto la notizia giunta da Scuolaoggi:

"La III sezione del TAR del Lazio, con ordinanza del 7 maggio 2009 ha accolto il ricorso presentato da una ventina di insegnanti di scuola primaria della provincia di Milano, in accordo con la Flc Cgil milanese, disponendo la sospensione in via cautelare della Circolare ministeriale n.16 del 10.2.2009 relativa all’adozione dei libri di testo. Vediamo di ricostruire la vicenda nel suo insieme facendo direttamente riferimento al testo stesso del ricorso presentato dall’avv. Isetta Barsanti Mauceri e all’ordinanza del TAR. 
I ricorrenti, tutti docenti a tempo indeterminato che attualmente prestano servizio presso le istituzioni scolastiche della provincia di Milano, contestano il fatto che le disposizioni contenute nella CM impugnata sono lesive della loro professionalità sotto il profilo della lesione alla libertà di insegnamento ed al principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. 
Con la legge n. 169/08 infatti è stata modificata la disciplina relativa all’adozione dei libri di testo nelle istituzioni scolastiche statali ed è stata prevista una disciplina volta a contenere la spesa libraria assegnando una durata maggiore alla scelta dei libri di testo operata dagli Organi Collegiali di ciascuna istituzione scolastica. Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, quindi, in esecuzione della nuova normativa, avrebbe dovuto con riferimento all’adozione dei libri di testo per il prossimo anno scolastico 2009/2010 dettare specifiche istruzioni. 
Tuttavia, con il provvedimento impugnato, il Miur, anziché limitarsi a spiegare ciò che la nuova normativa prevede, dopo aver richiamato le funzioni dei libri di testo, le modalità ed i tempi di adozione, ha disatteso la normativa vigente introducendo nuovi limiti e restrizioni. La CM impugnata, infatti, prevede espressamente “le funzioni dei libri di testo (1), se ne indicano le tipologie in un’ottica di diversificazione delle proposte editoriali (2), se ne precisano modalità e tempi di adozione (3), si richiamano le soluzioni organizzative previste dalla normativa (4), si definiscono le misure e gli aspetti di natura finanziaria (5) nonché gli interventi di vigilanza e di monitoraggio (6) ”. Ed ancora: “Gli insegnanti attualmente impegnati nelle classi quinte della scuola primaria hanno cura di proporre al collegio dei docenti la scelta dei libri di testo per le classi I, II, III, mentre gli insegnanti impegnati nelle classi terze, i libri di testo per le classi IV e V. In ugual misura nella scuola secondaria la scelta sarà effettuata dai docenti delle classi terminali.” 
Ora, le modalità che i docenti devono seguire, e che il Ministero ha indicato con la CM impugnata, violano palesemente i principi dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche oltre che della libertà di insegnamento cui il momento dell’adozione del libro di testo è una delle espressioni tipiche. 
Nella CM impugnata, infatti, il Miur, affermando di voler evitare alle famiglie i costi eccessivi per l’acquisto dei libri di testo, interpreta in modo errato anche la recente normativa (L. 169/2008) e stabilisce vincoli e prescrizioni, quali la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco dei due periodi previsti, palesemente illegittimi che non possono trovare alcuna giustificazione, neppure sotto il profilo di un risparmio economico per le famiglie, tanto meno nella scuola primaria ove, come è noto, è sancita la gratuità dei libri di testo. 
Il legislatore, secondo i ricorrenti, ha previsto una cadenza quinquennale dell’adozione dei libri di testo, “salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze" che giustifichino un’anticipazione della scadenza; detta disposizione normativa, volta a contenere la spesa libraria, prevede una situazione di normalità, ma prevede anche circostanze eccezionali, quali ad esempio il cambio del docente, che possono motivare una diversa scelta da parte del docente subentrato ad inizio a.s. e che in base alla propria libertà di insegnamento decida di perseguire gli obiettivi educativi preparando i propri allievi su di un diverso testo scolastico. 
Il Miur, tuttavia, non sembra aver accolto questa lettura della norma quando con la CM n.16/2009 detta le istruzioni per l’adozione dei libri di testo stabilendo i vincoli che devono essere seguiti: 
“Le adozioni secondo i criteri e le procedure sopra indicate devono rispettare i seguenti vincoli, oltre i tetti di spesa di cui si dirà più oltre: 
a) la cadenza pluriennale (ogni cinque anni per la scuola primaria e ogni sei per la scuola secondaria di I e di II grado) per l'adozione dei libri di testo; 
b) la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco dei due periodi previsti; 
c) la restrizione della scelta ai libri di testo a stampa per i quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio, fatta salva la possibilità per l’editore di trasformare il medesimo libro di testo nella versione on line scaricabile da internet o mista. Il vincolo della non modificabilità del libro di testo da parte dell’editore per il periodo indicato non può avere decorrenza anteriore alla data di emanazione della legge 30 ottobre 2008, n. 169. 
[.. ]I vincoli indicati si applicano per le nuove adozioni di libri di testo per l'anno scolastico 2009-2010, non per le conferme. L’assegnazione di altro docente nella classe, a decorrere dal 1° settembre 2009, non consente in alcun modo una diversa scelta di libri di testo già effettuata. In proposito, il dirigente scolastico è tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza sul rispetto di tale divieto” (C.M. n.16/2009) 
La CM impugnata, prevedendo che i docenti debbano individuare i testi scolastici da adottare nelle classi per la durata di n. 5 anni, senza possibilità di poter valutare, come invece prevede la legge, eventuali alternative giustificate anche da particolari necessità, comprime l’autonomia didattica degli stessi nonché le prerogative previste dagli organi collegiali con particolare riferimento al Collegio dei docenti, la cui competenza in tema di adozione dei libri di testo è espressamente prevista dal Tu 297/94. 
Peraltro, l’art. 3 del DPR 275/99, prevede, all’ultimo comma che all’atto dell’iscrizione la scuola consegni alle famiglie il POF (Piano dell’offerta formativa) in precedenza adottato e conseguentemente, sulla base di detto POF che i medesimi siano anche edotti sul percorso educativo che i docenti intendono seguire, comprensivo anche della scelta del libro di testo adottato. E’ di tutta evidenza, quindi, che la scelta del libro di testo debba essere fatta dagli organi collegiali competenti sulla base della proposta del docente che non può essere costretto a proporre quanto deciso tre o quattro anni prima da altro docente. 
Da quanto sopra – recita testualmente il testo del ricorso - appare assolutamente evidente come il provvedimento adottato sia palesemente illegittimo e pertanto debba essere annullato. 
Il TAR del Lazio ha accolto nella sostanza queste motivazioni rilevando che, come dedotto in ricorso, con una norma di rango sub secondario non possono essere introdotti criteri più restrittivi di quelli stabiliti dalla norma di rango primario. L’Amministrazione dell’Istruzione quindi, secondo quanto disposto dal TAR, dovrà riesaminare la predetta Circolare n.16 nella parte in cui non ha previsto che la cadenza di rinnovo dei libri di testo per le scuole primarie e secondarie stabilita dal D.L. n.137/2008 conosce l’eccezione della “ricorrenza di specifiche e motivate esigenze” quali possono essere il cambio del docente."

 

Attendiamo con impazienza qualcuno di buon senso che ci illustri, in concreto, cosa dovranno deliberare i Collegi dei Docenti...

martedì 5 maggio 2009

LA PRIMAVERA AL “BOSCOINCITTA"

Il 6 aprile, noi bambini di seconda di via Vespri siamo andati a fare visita alla Primavera in Boscoincittà.
Ad aspettarci, c’era la nostra guida. Con lei abbiamo ricordato la natura nella stagione invernale e l’esperienza vissuta nell’ultima uscita.
Subito dopo abbiamo fatto “toc-toc” alla porta della primavera e come per incanto ci siamo tuffati in un verde paradiso, fatto di tanti fiori colorati e tanti vivaci alberi.
Rallegrati dal tenero canto degli uccellini, abbiamo fatto merenda e subito dopo ci siamo avviati nel bosco, dove abbiamo visto una grandissima quercia addormentata.
Meno insonnolite erano le belle gemme di tutti i colori con la testolina rivolta al sole.
Dopo avere percorso i sentieri del bosco, siamo giunti ad un ponte, dove, di notte, passa un “treno fantasma”.
Più avanti c’era anche un canale d’acqua, all’interno del quale delle piccole ranette saltavano timide da una parte all’altra; ma solo quando stavamo in silenzio!
Infine abbiamo ammirato per l’ultima volta il tanto affezionato laghetto, nel quale nuotava beatamente una bellissima anatra.
Era, però, ormai ora di andare e salutare la Primavera e le sue meraviglie, ma nel cuore è rimasto il ricordo di un giorno davvero speciale! Evviva la Primavera!

I bambini di Seconda A-B-C di via Vespri