mercoledì 9 dicembre 2009

INTERVISTA AI NONNI




Venerdì 6 novembre due nonni speciali, Rita e Mario, hanno accolto l’invito ad incontrarci e sono venuti nelle nostre classi per raccontarci della loro vita passata.
Come testimonianze, ci hanno portato delle foto (fonti visive) e un oggetto,”Puccio”, una scatola di ceramica(fonti materiali).
Il nonno di Laura ci ha mostrato delle foto in bianco e nero di quando era neonato,
nel giorno della Prima Comunione, in quello del matrimonio e quando è nata la mamma di Laura.
La nonna di Rebecca, invece, ci ha mostrato il suo album di nozze e alcune foto di quando andava in montagna ed era una ragazza.
Poi li abbiamo intervistati per raccogliere delle FONTI ORALI.
I nonni hanno risposto alle nostre innumerevoli domande e ci hanno detto che: in tempo di guerra c’era il coprifuoco;
-    a scuola usavano il calamaio;
- s  ci costruivano i giochi da soli con pezzi di legno;
- i   in prigionia si mangiava la polpa di patate rimasta attaccata alle bucce;
- s   ci scaldavano le coperte con il braciere;
-     da Como si vedevano i bombardamenti e le fiamme della Milano incendiata. 
Ci  Ci hanno detto inoltre che non facevano mai i capricci, non si annoiavano mai: erano più poveri, ma forse più felici.
Di seguito vi presentiamo l’intervista al completo.


Gli alunni delle Terze di Via Vespri









D: Cari nonni, con quale mezzo andavate a scuola?
R: Percorrevamo la strada a piedi: 2 Km per andare e 2 Km per tornare.
D: Usavate la penna per scrivere?
R: No, usavamo il calamaio con l’inchiostro e due matite.
D: Come era fatto il vostro banco?
R : Era un tavolino a ribalta dove si poteva conservare il nostro materiale scolastico.
D: Nella vostra scuola c’erano i caloriferi?
R: No, la classe è riscaldata da una grande stufa a legna.
D: Usavate il diario a scuola?
R: No, avevamo un quadernetto.
D: Nella vostra scuola c’era la mensa?
R: No, pranzavamo a casa per poi ritornare subito a scuola.
D: C’era la palestra nella vostra scuola?
R: No, facevamo ginnastica nell’atrio e non possedevamo le scarpe da ginnastica.
D: Usavate lo zaino?
R: No, avevamo una cartella fatta di fibra o similpelle che portavamo a mano. Solo pochi bambini avevano la cartella di pelle.
D: Si studiava la lingua Inglese?
R: No
D: Nella scuola c’erano aule predisposte a particolari attività didattiche?
R: No, non esisteva l’aula pittura, l’aula computer, l’aula musica, ecc.
D: Indossavate il grembiule?
R: Si, un grembiule nero.
D: Come giocavate?
R: Giocavamo all’aperto, con il pallone, con le biglie o con il cerchio. Le bimbe ricevevano una sola bambola all’anno. Non esisteva il computer, la televisione e non c’erano i giochi elettronici che ci sono ora. Il televisore era in bianco e nero e lo possedeva una sola famiglia nel nostro paese.
D: Nelle case esisteva il frigorifero?
R: Si, ma era molto differente da quello attuale perché funzionava a ghiaccio. Ogni giorno passava un signore con un carretto che distribuiva blocchi di ghiaccio alle famiglie.
D: Usavate il forno per cucinare?
R: No, nelle case c’era una stufa a carbone.
D: Esistevano i mezzi di trasporto?
R: Si vedevano i primi filobus. Non c’erano le autovetture e si usavano tanto le biciclette.
D: Esisteva la radio per ascoltare le notizie?
R: Si
D: C’era il telefono in casa?
R: no, lo possedevano solo le famiglie benestanti.
D: Esisteva la lavatrice?
R: no, si lavava a mano. Non esistevano i detersivi, ma la soda o la lisciva. Quest’ultima era un composto di acqua e cenere.
D: Avevate il ferro da stiro?
R: Usavamo il ferro a carbonella.
D: Nelle case c’era il bagno?
R: Non in tutte.
D: C’erano i cinema?
R: Esistevano solo quelli parrocchiali.

A questi due nonni, che hanno saputo infondere con la loro delicatezza e umanità perle di ormai rara saggezza, le insegnanti desiderano dedicare con infinita riconoscenza una poesia, scritta dall’insegnante Maria Fratto, per l’inestimabile contributo offerto ai bambini delle Terze A-B-C di via Vespri.

CARO NONNO

Caro nonno racconta
la tua storia vera
eppur sincera!
Racconta la tua vita
speciale e mai finita!

Racconta i tuoi anni
fatti di regali compleanni!

Racconta del tuo tempo lontano
passato come un sultano!

Racconta dei tuoi giochi
fatti non da videogiochi
ma da biglie
e conchiglie!

Racconta i tuoi ricordi
da bambino
“oggi” che sei un gran nonnino!

Maria Fratto

Nessun commento:

Posta un commento